FILOSOFIA 6
PARMENIDE E IL PENSIERO DELL'ESSERE
La visione del mondo di Parmenide era diversa se non addirittura apposta a quella di Eraclito.
Parmense scrisse un poema in versi intitolato " SULLA NATURA", di cui restano il proemio e vari frammenti delle altre due parti rispettivamente dedicate alla verità e all'opinione.
Il fatto che l'opera sia scritta in esametri non deve stupire, in quanto nella Grecia antica, almeno fino a Platone, la distrazione tra prosa filosofica e poesia non era così marcata: i primi filosofi infatti, trovavano proprio nei grandi miti elaborati dai poeti un immenso repertorio di immagini e idee, che essi riprendevano adattandole ai nuovi scopi della riflessione razionale.
Si riflette anche l'aspirazione a una sapienza sacrale di ascendenza sacerdotale.
Sebbene la cornice sia di carattere religioso, la materia del messaggio parmenideo e le movenze argomentative del suo discorso sono decisamente filosofiche e razionali.

Parmense scrisse un poema in versi intitolato " SULLA NATURA", di cui restano il proemio e vari frammenti delle altre due parti rispettivamente dedicate alla verità e all'opinione.
Il fatto che l'opera sia scritta in esametri non deve stupire, in quanto nella Grecia antica, almeno fino a Platone, la distrazione tra prosa filosofica e poesia non era così marcata: i primi filosofi infatti, trovavano proprio nei grandi miti elaborati dai poeti un immenso repertorio di immagini e idee, che essi riprendevano adattandole ai nuovi scopi della riflessione razionale.
Si riflette anche l'aspirazione a una sapienza sacrale di ascendenza sacerdotale.
Sebbene la cornice sia di carattere religioso, la materia del messaggio parmenideo e le movenze argomentative del suo discorso sono decisamente filosofiche e razionali.

SOLO L'ESSERE ESISTE E PUO' ESSERE PENSATO
Il messaggio di Parmenide può compendiarsi nella seguente affermazione: l'essere è, e non può non essere, mentre il non essere non è, e non può essere; il che significa che soltanto l'essere esiste e che il non essere, viceversa, non esiste e non può neanche essere pensato.
La nostra mente e il nostro linguaggio possono riferirsi solo a qualcosa che c'è, e dunque all'essere, mentre il non essere risulta impensabile e inesprimibile.
Per Parmenide il termine " ESSERE " viene inteso come ciò che è comune a tutti gli enti e che esiste nella pienezza assoluta e perfetta, eterna e immobile; se una cosa esiste, secondo il suo modo di pensare, non nasce, non si muove e non cambia.
Si tratta di una prospettiva nettamente antagonista alla concezione dinamica dell'universo di Eraclito.
Commenti
Posta un commento